lunedì 1 settembre 2008

Commenti......

Vedo ce le visite sono costanti e direi quasi in aumento, e questo di sicuro mi fa' piacere.
Sarebbe carino che qualcuno trovasse la forza di dire un grazie o di esprimere un pensiero....almeno per farmi vedere che ci siete.
Altra cosa.... che di sicuro non centra niente ma che leggera' capira'.
In merito alla mia email ed account di messenger il mio "demone" non e' quello dell'inferno ma un termine del web.
Citando Wikipedia:
Nei sistemi Unix, e più in generale nei sistemi operativi multitasking, un demone (daemon in inglese) è un programma eseguito in background, senza che sia sotto il controllo diretto dell'utente. Di solito i demoni hanno nomi che finiscono per "d": per esempio, syslogd è il demone che gestisce i log di sistema.
Spesso i demoni vengono avviati al
boot del sistema: in generale hanno la funzione di rispondere a determinate richieste, che siano di rete, hardware, etc. Ad esempio, alcuni usi dei demoni possono essere la configurazione delle periferiche, (come devfs nei sistemi Linux), eseguire dei compiti impostati a determinati intervalli (come cron), gestire il suono (come aRts e esd), gestione del controllo versione (come CVS o subversion) e una vasta varietà di altri compiti.
I programmatori di CTSS coniarono il termine demone in analogia con il diavoletto di Maxwell e tutti i sistemi discendenti da esso, incluso Unix, hanno ereditato la terminologia. I demoni sono personaggi della mitologia greca, alcuni dei quali eseguivano compiti di cui gli dei non potevano occuparsi, esattamente come i demoni eseguono compiti in background di cui l'utente non vuole o non può occuparsi. BSD e alcuni dei suoi derivati hanno adottato un demone come mascotte, anche se disegnato come stereotipo del diavolo del cristianesimo.

In senso strettamente tecnico, Unix considera come demone qualsiasi processo che abbia come genitore il processo numero 1 (init). Poiché init adotta ogni processo il cui genitore termini senza aspettare lo stato del processo figlio, il metodo comune per lanciare un demone è eseguire fork una o due volte e poi far terminare il processo genitore, mentre il figlio continua normalmente l'esecuzione. Questo idioma di programmazione è talvolta descritto con l'espressione inglese « fork off and die ».
In ambiente DOS, l'analogo dei demoni erano i programmi TSR (Terminate and Stay Resident, ovvero « termina e resta in memoria »).
In Microsoft Windows, i programmi che svolgono le funzioni di demone sono chiamati «servizi». Mac OS X, essendo un sistema basato su Unix, ha anch'esso «demoni». In Mac OS X esistono anche i «servizi», ma sono concettualmente differenti.
Su Unix è possibile lanciare un programma non interattivo in background (rendendolo concettualmente molto simile ad un demone) utilizzando l'operatore '&' (che manda in background un processo) e l'operatore '>' per redirigere lo standard output (rappresentato col simbolo '1' a /dev/null), per esempio:
user@host:/path $ ./batchscript.sh 1>/dev/null &
[1] 29788
user@host:/path $
Dove:
batchscript.sh è il programma da lanciare;
29788 è il PID del processo;
In questo modo però, non appena la sessione di lavoro da cui viene lanciato il processo viene chiusa, anche il processo lanciato termina. Se si vuole un comportamento da "demone", occorre invece usare il comando nohup
user@host:/path $ nohup ./batchscript.sh 1>/dev/null &
In questo caso, alla chiusura del processo padre, il processo figlio continuerà ad esistere (e quindi, di fatto, è diventato un demone).

Ciao a tutti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...please where can I buy a unicorn?