sabato 2 maggio 2009

Violetta Bellocchio "Sono io che me ne vado"

Layla ha ventotto anni, un talento innato per fare del male alla gente e un sacco di lavori spiritualmente degradanti alle spalle. Ma vuole tirare una bella riga sul passato. Nulla a che vedere con pentimenti o rimorsi, solo il desiderio di far perdere le proprie tracce. Abbandonata la metropoli, Layla si trasferisce nell’entroterra della Versilia, dove non ha nessun legame, a parte una casa ereditata anni prima. È il posto giusto per assumere una nuova identità.“La Bambola”: così si chiama la casa, così si chiamerà il bed & breakfast che la ragazza apre pur non avendo alcuna propensione per l’ospitalità: «Io fornisco lenzuola pulite e colazioni sopra il minimo sindacale. Pretendere qualsiasi altra cosa da me è una penosa mancanza di senso comune». ................ un amica da seguire con attenzione.
Repetita iuvant: da oggi in libreria. Rebloggate.

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