Come previsto, negli Stati Uniti c'è stata una grande affluenza ai seggi per scegliere chi, fra il candidato democratico afroamericano, Barack Obama, e il candidato repubblicano, John McCain, conquisterà la Casa Bianca. L’afflusso record di elettori alle urne sta però provocando alcuni problemi nei seggi della costa orientale degli Stati Uniti, i primi a votare nel martedì delle presidenziali e dove già si registrano lunghe code. L’atmosfera appare comunque serena.
In alcuni seggi del New Jersey si è dovuto ricorrere alle schede cartacee a causa di guasti alle macchine per il voto elettronico; a tale proposito alcuni degli stessi difetti già sperimentati quattro anni fa - come il blocco della carta su cui vengono registrati i voti - si sono verificati in alcuni seggi dell’Ohio.
In Missouri, uno degli Stati chiave per l’esito della sfida, i seggi sono stati presi d’assalto sin dall’apertura. Norma Storms, una donna di 78 anni residente di Raytown, ha detto che è stato difficile persino trovare parcheggio per l’auto. “Non ho mai visto nulla di simile in vita mia”, ha detto la donna. “Sono sbalordita”.
Stesse scene a Chappaqua (New York), dove vivono Bill e HIllary Clinton. “Verso le 7.30 stamattina c’erano gli stessi elettori che c’erano a mezzogiorno quattro anni fai”, ha detto John Ritch, un responsabile del seggio locale.In Virginia, dove i democratici non vincono nelle presidenziali dal 1964, si sono verificati alcuni problemi con i dispositivi per il voto, sia cartaceo che elettronico, che si sono inceppati.
A Richmond il seggio è stato aperto con un po’ di ritardo perchè il custode che aveva le chiavi si è svegliato tardi. Ma nonostante le lunghe code alle stazioni elettorali, talvolta anche più di due ore, la gente è tranquilla e rilassata. “Mi sento carica e piena di energia a stare qui, anche senza cibo e acqua”, ha detto ad esempio Alexandria, una residente di Ahmed Bowling. “Quello che conta è votare”.
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