La prima segnalazione, generica, riferiva d’una lite in strada fra due donne, una specie di zuffa in via della Mercanzia, a due passi dal Porto antico, cui stavano assistendo decine di passanti. «C’è qualcosa di strano - si era permesso di riferire uno dei quelli che si stavano gustando alla bagarre senza capirci nulla - ma forse sarebbe meglio se controllaste di persona».
E in effetti quello che stava andando in scena a ridosso dell’Expo era l’epilogo d’un triangolo amoroso, la vendetta d’una moglie tradita contro l’amante del marito. Conclusione fra le più classiche, in teoria, ma con un diversivo che ha fatto strabuzzare gli occhi persino agli agenti. Perché la punizione premeditata dalla “vittima” consisteva nel costringere la rivale a mangiare gli escrementi che lei si era portata da casa, custodendoli in un barattolo: «Una cosa orribile» sussurrava ieri mattina uno dei vigili della sezione Portoria, che si è occupata della vicenda.
Impossibile, al momento, ripercorrere con precisione la sequenza della spedizione punitiva, anche se ci sono pochi dubbi sul fatto che si trattasse di un’azione “premeditata”. E poi, altro dettaglio che ha lasciato senza parole le forze dell’ordine, tutti i personaggi coinvolti sono decisamente adulti e vaccinati, un gruppetto di quarantenni ai quali la situazione è sfuggita (parecchio) di mano. Fatto sta che da tempo la moglie dev’essersi insospettita, decidendo infine di “studiare” abitudini e movimenti di colei che ritiene le abbia rubato il suo uomo. «Potrebbe averle fatto la posta» ammettono ancora i poliziotti. Di certo è riuscita a intercettarla in un posto preciso e in luogo preciso, sorprendendola con un gesto che l’altra non poteva immaginare.
La quarantenne tradita ha bloccato l’altra insultandola per la relazione extraconiugale e obbligandola - perlomeno questo era il suo intento - a mangiare gli escrementi estratti da un contenitore che si portava appresso. «Non puoi passarla liscia, devi smetterla» è una delle frasi più gentili che le ha rivolto prima di allontanarsi in macchina. Difficile, al momento, prevedere che piega giudiziaria prenderà il caso; per la moglie aggressiva si profilano i reati di violenza privata e lesioni, e lo sviluppo della storia è legato alla querela che l’amante potrebbe presentare nei prossimi giorni.
E però c’è un altro dettaglio che ha contribuito ad allargare il passaparola nei vicoli e nella Municipale. La vendicatrice è infatti una facoltosa donna di Quarto, che si era fatta qualche chilometro pur di dar forma alla sua ritorsione. Non ha avuto molto margine di manovra per giustificarsi, specie quando è andato in scena il capitolo più doloroso, ovvero la convocazione sul posto del marito conteso.
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